IL TERRITORIO

 

La Valle d’Itria, nel cuore della regione Puglia, giace fra poggi, dall’alto dei quali si gode di un paesaggio vivace e variopinto, con il in cui tuttavia emergono tre colori: verde come la natura rigogliosa, querceti, uliveti, vigneti; bianco come il latte di calce, che strato sopra strato imbianca trulli, masserie e borghi antichi risparmiando con minuzia le decorazioni scultoree; rosso come il colore del bolo, la caratteristica terra che, per le sue proprietà, pur coprendo il suolo con un sottile strato consente una natura rigogliosa.

 



I TRULLI sono antiche architetture pugliesi in pietra a secco, onnipresenti nella Valle d ’Itria. Sorti come ricoveri temporanei per pastori e per attrezzi agricoli, trasformati dai contadini in dimore permanenti, eletti dagli studiosi a simboli architettonici della “civiltà contadina”, oggi i trulli sono soprattutto case di villeggiatura e d'accoglienza turistica, in grado di garantire il silenzio e la pace della campagna non distante, però, da caratteristici borghi antichi animati da eventi culturali. Oltre che nella città di Alberobello e in tutto il territorio della Valle d’Itria, interessanti sono le tipologie di trulli visitabili anche nelle masserie e nelle Contrade.

 


Le MASSERIE sorgono numerose nella campagna della Valle d ’Itria e, come custodi, da secoli sorvegliano con le loro alte e bianche fabbriche boschi, seminativi e iazzi. Dalle architetture più semplici a quelle eleganti come palazzotti urbani, a volte fortificate da muri di cinta e da garitte, quasi sempre ingentilite da fregi scultorei. Circondate da estesi boschi di querce e macchia, le masserie rappresentano vere oasi naturalistiche e di pace, dove convivono in simbiosi arte e natura.
Tali mete consentono, infatti, anche momenti di spiritualità che, se di natura cattolica, trova appagamento nelle graziose chiese private delle stesse masserie, con le pareti dipinte con immagini di Santi, che testimoniano la vivacità di una devozione locale che nella fede accomunava borghesia e popolo.